Palazzo Santacroce
bg

XVIII sec.

Il palazzo ducale della famiglia Santacroce fu costruito tra il 1729 e il 1730 a seguito dell'acquisto del feudo di San Gemini che avvenne nel 1722 ad opera del principe Scipione Publicola Santacroce.
L'edificio risulta sontuoso ed elegante nella sua configurazione architettonica che si caratterizza compiutamente con quelle linee tipiche delle dimore signorili del XVIII secolo.
Le torri angolari contribuiscono a rendere visivamente ancor piu' marcato l'effetto di dimora feudale richiamando alla memoria le torri di un fortilizio e che in questo caso sono puramente simboliche.
All'interno del palazzo uno scalone d'onore portava al piano nobile dove la famiglia realizzò un salone interamente affrescato.
Nei riquadri delle pareti vennero rappresentati alcuni episodi della Gerusalemme Liberata, poema epico cavalleresco di Torquato Tasso che con i suoi temi ben si adattava all'esaltazione della famiglia Santacroce, sia per il messaggio legato ai temi dell'onore, della cavalleria, della guerra nobile e della lotta ai musulmani, sia anche per un intento celebrativo della famiglia.
Attualmente è una struttura alberghiera.